Chi mi conosce sa che sono sempre stata una che si muove in continuazione. Non per forza una da grandi viaggi, ma piuttosto una da “un weekend fuori appena posso”. E un po’ per filosofia, un po’ per necessità, col tempo sono diventata sempre più una cosiddetta light packer: ho imparato a ridurre le valigie all’essenziale e a fare la borsa con criterio, in modo da riuscire tranquillamente a partire per un weekend con solo uno zaino da scuola, o due settimane con solo un bagaglio a mano.
Per necessità intendo il fatto che viaggio sempre low cost e che ho un’auto piccola, per cui lo spazio in bagagliaio con due trolley da cabina è già finito.
Ecco, una delle cose che più mi spaventavano dell’avere un figlio era il fatto di non potermi più muovere senza portarmi dietro mezza casa, e di ritrovarmi la macchina carica fino al tetto per fare una notte fuori, con le borse compresse contro il lunotto posteriore che mi ricordano tanto le auto in colonna per il mare nei ferragosti negli anni 90. Questa paura mi è sembrata immediatamente più concreta quando mi sono trovata a scegliere il trio e mi sono resa conto che la maggior parte non entrava nel mio bagagliaio senza dover togliere la cappelliera. Alla fine ne ho scelto uno dei più compatti sul mercato, e occupa comunque tutto lo spazio disponibile (ma almeno la cappelliera rimane giù). Ho scelto anche uno dei più leggeri sul mercato, ma quando si tratta di piegarlo e caricarlo in macchina più volte al giorno, il peso si fa comunque sentire.
Ero ancora incinta ma ero già certa di una cosa: appena possibile sarei passata al passeggino leggero. E avrei optato per uno il più piccolo e maneggevole possibile. Inoltre ne volevo uno che:
- avesse il maniglione unico in modo da spingerlo con una mano
- avesse la seduta totalmente reclinabile
- non si chiudesse ad ombrello ma ripiegandosi su se stesso
- si chiudesse con una mano
- fosse disponibile in rosso, visto che il trio rosso non c’era, ma il pallino del rosso mi è rimasto 🙂
Quando ho avuto la possibilità di provare il passeggino Bébé Confort Lara sono stata felicissima perché rispecchiava perfettamente tutti i miei desideri…colore rosso compreso! E così in occasione della bella stagione ho passato subito Enea al passeggino leggero, e spostarmi anche quando sono da sola con lui è diventato effettivamente molto più semplice.
Devo dire che inizialmente mi preoccupava un po’ il discorso delle ruote piccole, e avevo paura che su terreni non cittadini avrei avuto delle difficoltà, ma in realtà anche sull’erba e sulla ghiaia battuta è bastato bloccare le ruote anteriori (che altrimenti sono piroettanti) e non ce la siamo cavata benissimo!
Enea si è fatto delle super dormite su questo passeggino, perciò anche nella comodità non abbiamo rimpianto il trio (che anzi lo faceva sudare un po’ sulla schiena avendo la seduta di nylon, mentre qui i benefici della seduta traspirante si sono visti). Inoltre la borsa è super comoda e spaziosa, e contiene tutto il necessario, fasciatoio da viaggio e pochette termiche comprese.
Vi dico la verità, al di là delle gite fuori porta quella di spostarmi leggera è proprio una necessità quotidiana visto che esco spesso con Enea a fare delle foto a lui o alle mie creazioni, e tra macchina fotografica e il necessario per le foto sono già abbastanza carica di mio!
I prossimi step saranno testarlo in aereo (visto che da piegato ha le dimensioni del bagaglio a mano ed entra nella cappelliera) e…magari ad Abilmente, visto che mi resta un sacco di spazio nel bagagliaio per lo shopping 😀
Post in collaborazione con Bébé Confort. Le opinioni sul prodotto sono genuine e frutto della mia personale esperienza. Per vedere meglio le caratteristiche del passeggino, vi rimando al video ufficiale.
2 commenti
Geniale questo passeggino!
Grazie post molto utile 🙂
Mi sto trovando davvero bene! Ed è proprio piccolo piccolo 🙂