Come raccontavo la settimana scorsa, tra gli accessori che accompagnavano la mia Janome Sewist521 c’era il piedino da rammendo, detto anche piedino da quilting o piedino da freemotion.
Cos’è il ricamo a macchina a mano libera
Il freehand machine embroidery, ovvero il ricamo a macchina a mano libera, è una tecnica che in questi anni mi ha sempre affascinato moltissimo, e ho pinnato decine di quadretti e applicazioni realizzate in questo modo. Mi ero anche informata parecchio, guardando video e leggendo tutorial, ma non riuscendo mai a metterlo in pratica perché nella mia macchina da cucire, che è un modello base, mancava una funzione fondamentale, che è quella dell’abbassamento del sistema di trasporto (lo spiegherò nel dettaglio tra qualche riga).
In questo periodo invece, avendo una macchina da cucire che lo consente, mi sto finalmente divertendo a sperimentare con il ricamo a macchina a mano libera, e voglio scrivere un tutorial dedicato a tutte coloro che vogliono approcciarsi a questa tecnica (e che magari servirà anche a me in futuro nel caso dovessi dimenticare qualcosa ^^).
Il concetto che sta alla base del ricamo freemotion è quello del disegno a mano libera: l’ago si trasforma in una penna e noi possiamo creare una scritta o un disegno muovendo la stoffa sotto ad esso.
Il risultato è molto particolare perché le linee sono irregolari e spesso ripassate, e questo a mio parere è il bello, perché rende il lavoro rustico e spontaneo e non ha per niente il sapore dei ricami “industriali” (che io non amo).
Si vede moltissimo soprattutto nei blog inglesi, ma sta prendendo piede anche da noi, e si utilizza principalmente in due modi:
- Ricamo a mano libera vero e proprio (ovvero come se stessimo disegnando o scrivendo sulla stoffa)
- Per tracciare i contorni delle applique o disegnare su di esse
Il piedino che viene utilizzato viene chiamato anche piedino da quilting perché il principio del freemotion viene usato anche per il trapunto, ma qui mi limiterò alle due casistiche di cui sopra.
Come realizzare il ricamo a macchina a mano libera
Come dicevo poco fa, si può realizzare il ricamo a mano libera con qualsiasi macchina da cucire che abbia la possibilità di abbassare le griffe di trasporto (mi raccomando, non cercate di smontarle come facevo io!).
Gli step preparatori sono essenzialmente 4:
- Abbassare le griffe di trasporto
- Montare il piedino da rammendo
- Rinforzare la tela
- Scegliere il disegno e…iniziare a ricamare!
1. Abbassare le griffe di trasporto
E’ un passo tanto semplice quanto essenziale.
La maggior parte delle macchine da cucire dovrebbe prevedere questa possibilità, ma non è scontato soprattutto se possiedete un modello base.
Avete presente che quando si impara a cucire la prima cosa che ci viene detta è che la stoffa non va spinta ma accompagnata perché è la macchina a mandarla avanti da sola? Ecco, i dentini di trasporto, cioè quei dentini metallici che spuntano dalla placca di cucitura, servono proprio a questo.
Abbassarli è fondamentale perché per il ricamo a mano libera dobbiamo poter muovere liberamente la stoffa a 360 gradi, e quindi disabilitare questo sistema che favorisce un movimento rigido e rettilineo.
Se la vostra macchina permette di farlo, solitamente trovate una levetta sulla base del braccio, davanti o dietro alla zona della spola (potrebbe essere nascosta dal porta accessori removibile, ma in caso di dubbi date un’occhiata al manuale): basta spostare questa levetta e vedrete scendere i dentini di trasporto.
2. Montare il piedino da rammendo
Dovendo realizzare dettagli anche molto piccoli e seguire un disegno specifico, dobbiamo avere perfetta visibilità della zona che stiamo ricamando, per cui è evidente che non possiamo utilizzare il piedino normale.
Il piedino da freemotion è progettato appositamente per questo scopo: non preme sulla stoffa ma si appoggia solamente, lascia l’ago libero ed è dotato di un elemento trasparente che impedisce di mettere accidentalmente le dita sotto all’ago.
Non è un piedino snap-on, ma per fissarlo è necessario rimuovere la vite di fissaggio che permette di staccare non solo la soletta ma l’intero corpo del piedino, al posto del quale andrà agganciato e avvitato il piedino da freemotion.
In rete si trovano anche crafter che non usano nessun piedino: personalmente ci ho provato, ma mi trovo molto meglio con. C’è maggiore controllo sulla stoffa (l’ago libero tende a “tirarla su” ogni volta che sale), ed è veramente facile mettere le dita sotto all’ago se non si usa il piedino, visto che per avere maggior precisione nei dettagli si tendono a tenere le dita molto vicine alla zona da ricamare.
3. Rinforzare la tela
Una frase di Jessica Gerussi, la nostra insegnante di cucito dell’accademia JanoMe, che mi è rimasta in mente è questa:
non si cuce su UNO strato di stoffa: il termine cucire in sé implica l’esistenza di almeno due strati.
A volte ci dimentichiamo di questo e facciamo prove su uno strato unico con risultati deludenti (tensione quasi sicuramente sbagliata e stoffa che tende ad arricciarsi perché, appunto, la macchina da cucire non è pensata per spessori singoli).
E se mi occorre ricamare uno strato singolo perché, ad esempio, poi devo assemblarlo?
In questo caso avete due opzioni, e la scelta dipende ovviamente dalla tipologia di progetto:
- stabilizzatore termoadesivo (al corso abbiamo utilizzato i Freudenberg), di quelli che vanno stirati sul retro del tessuto e lo rendono più consistente
- stabilizzatore da strappare: ha una consistenza molto simile alla carta, e permette di rendere la stoffa rigida durante il ricamo, ma poi si strappa via lasciando il tessuto della sua consistenza originale
Se l’area da ricamare è molto ristretta potete anche utilizzare un telaio da ricamo (quelli da punto croce) per tenerla tesa. Tenete presente che va utilizzato capovolto, in modo che la stoffa poggi sulla placca di cucitura.
4. Scegliere il disegno e…iniziare a ricamare!
A questo punto ci siete quasi: non vi resta che scegliere il vostro disegno o applique.
Nel caso dell’applique il mio consiglio è di utilizzare uno stabilizzatore termoadesivo di quelli con la colla su due lati. In questo modo la sagoma è già fissata sulla stoffa e non sfila, e voi dovrete solo seguire i contorni o il tracciato che vi siete prefissati.
Nel caso del disegno a mano libera invece io consiglio un pennarello cancellabile ad acqua o ad aria per tessuti. Sono dei pennarelli solitamente di colore azzurro o viola che permettono di disegnare sulla stoffa come con un normale pennarello, solo che l’inchiostro sparisce rispettivamente passando con un panno umido o dopo un tot ore di esposizione all’aria. Con questo piccolo trucco sarà molto più facile fare disegni e scritte soprattutto se siete poco esperti.
Un’ultima cosa: prima di iniziare ricordatevi di “pescare” il filo della spola e tenerlo al di sopra del lavoro, assieme al filo della bobina.
Spero di essere stata utile: naturalmente mi piacerebbe avere un vostro feedback sia sul tutorial (se c’è qualche punto che non ho spiegato bene, o qualcosa che ho tralasciato), sia sulla vostra esperienza con questa tecnica.
Vi ricordo che se volete provare il freemotion vi aspetto ad Abilmente sabato 15 e domenica 16 allo stand Janome (hall 7 – stand 342). 🙂
42 commenti
Spiegazioni chiarissime ed invoglianti; adesso basta pinnare…???? non ho più scuse…adesso si fa…
PS appena torno a casa cerco la “griffe”…?? di cui ignoravo l’esistenza…
Grazie di cuore! E complimenti!?
Ahahah anche io ne ignoravo l’esistenza, sei in ottima compagnia 🙂
E poi, se non ora in pieno autunno e in vista del Natale, quando?
Un bacione!
Bravussima Giulia…. ti si può sbizzarrire con il freemotion…. e sei partita alla grandissima!!!
Un abbraccio
Dona
Sono lanciatissima Dona…anni e anni in cui non riuscivo a farlo con la mia macchina da cucire 🙂
Veramente bellissimi questi due lavori!
Grazie Ste! Sono i due lati della stessa tag 😉 un bacio!
Ho provato ad abbassare le griffe di trasporto, ma non ci sono riuscita. Che tristezza.
La tua macchina non ha la levetta Ely? Che macchina hai?
Uso la Toyota della mamma, a leggere il libretto pare che ci sia questa leva nel “cassetto” davanti, però non l’ho trovata. Non so se devo svitare qualcosa per arrivarci, cosa che, lo ammetto, mi spaventa un po’ perché se poi non riesco a rimettere tutto a posto? 😉
Uhmmm io prima di svitare cercherei di capire se c’è questa funzionalità, magari cercando online se non trovi più il libretto (altrimenti nel libretto dovrebbe esserci scritto sicuramente ^^).
Grazie!!! Aspettavo le tue dritte, è davvero utile avere i consigli di chi impara una nuova tecnica perchè non tralascia dettagli che agli esperti potrebbero apparire insignificanti. Ora non ho più scuse… ??? bacioni!
Sono contenta che ti sia piaciuto! Non hai più scuse no…mi raccomando tienimi aggiornata 😉
Bellissime tag <3 brava Giulia. Bella idea e bel lavoro
Grazie Paoletta <3 tanti cuoricini a te!
Gran bel reportage…io lo faccio senza piedino…certo che…adesso che mi dici chil si va meglio…quasi quasi me ne prendo uno , grazie, ciao ciao
Ricamano senza piedino molte più persone di quanto pensassi: ti trovi bene? Magari avendo fatto così da sempre uno ci prende mano, il mio confronto è stato molto istantaneo per cui posso sempre riprovare. Vieni ad Abilmente? Così in caso il piedino lo provi lì 🙂
Ciao! Spiegazione più che esauriente!!
Per mè è Embroidery hoop. E’ da un’annetto che cucio spesso così, però malgrado abbia letto di tutto a riguardo, non riesco a staccarmi dal mio metodo.
Non tolgo affatto il piedino, e riesco lo stesso a destreggiarmi con questo genere di ricamo che adoro.
Hai scritto bene…in questo caso, l’ago diventa una penna.
Un bacio!!
Abbassi solo le griffe di trasporto e cuci col piedino normale? Interessante, ci devo provare 🙂
Questa tecnica è stupenda, vero?
Un bacione!
Un bel tutorial complimenti!!!!un abbraccio Lory
Sono felice che ti piaccia Lory, spero possa esserti utile 🙂 Un bacione!
Quindi … via con la macchina da cucireeeeee! vediamo un pò cosa possiamo fare per Natale. Ti/Vi farò sapere!
Assolutamente! Aspetto news: da adesso a Natale tutto un dritto!! 🙂
Ottimi consigli!!! grazie
Ciao 🙂
Grazie Manu! Un bacione 🙂
Ciao Giulia, il tutorial mi sembra ottimo… perfino per una come me che cerca il “coraggio” di aprire la prima e nuova macchina da cucire acquistata oltre due anni fa… ma prima o poi… =)))
Dani
Davvero hai la macchina da cucire ancora impacchettata? Un pò ti capisco: molti miei acquisti fatti in fiera hanno avuto quella sorte…ma per una macchina da cucire io farei un’eccezione e correrei subito ad aprirla!! 🙂
Bel tutorial spiegato perfettamente. Anche io possiedo da poco una Janome 521, ma non sono molto esperta quindi sono moooolto interessata ai post che riguardano la macchina. Una domanda questi piedini sono accessori che si acquistano separatamente sempre Janome?grazie?
Sono felice di sentire che abbiamo la stessa macchina, e spero di esserti utile: comunque per qualsiasi domanda che va al di là dei tutorial che pubblico scrivimi pure 🙂
Questo piedino si acquista a parte (è valido per diversi modelli di Janome, non solo questo specifico), mentre altri come quello per le cerniere e quello trasparente si trovano dentro allo starter kit.
Ciao Giulia, sto provando, più che altro sto pastrocchiando, per capire come muovermi. Posso disturbarti per chiederti come deve essere la tensione del filo? Non riesco a capire e non ho trovato indicazioni in rete su come fare eventuali regolazioni. Magari ti hanno dato qualche suggerimento. Grazie ??
Ps. Immagino invece che la lunghezza del punto dipenda da come viene trasportata la stoffa e quindi ci voglia un po’ di pratica per avere un risultato omogeneo.
Sì, la lunghezza del punto dipende un po’ da quanto veloce muovi le mani e un po’ dalla velocità con cui fai andare il reostato della macchina (in questo tornano molto utili le macchine elettroniche che hanno la possibilità di regolare la velocità indipendentemente dalla pressione del piede).
Per la tensione invece non ce n’è una standard perché dipende dallo spessore della stoffa che stai usando. Io ti consiglio di partire da quella media che usi di solito per il cotone, e se vedi che nella parte inferiore del lavoro si formano gli “occhielli”, la aumenti.
Spero di esserti stata utile, eventualmente se hai ancora problemi mandami una foto del lavoro con la tensione sbagliata che provo ad aiutarti meglio 🙂
Ti ringrazio ? Sto procedendo per tentativi, per acquisire un po’ di scioltezza e di pratica… la tecnica mi piace anche se i risultati non mi soddisfano ancora del tutto. Grazie ancora!
Dai forza, alla fine sembra un’affermazione banale ma è sempre con la pratica che si ottengono i risultati 🙂
Aspetto di vedere qualche foto nel tuo blog, un bacione 🙂
Complimenti ottimo tutorial io ho la janmne dc4030 e sto imparando ad usarla e non capivo come fare il ricamo, ma ora con le tue spiegazioni ci riuscirò, almeno spero. Grazie Luisella
Grazie Luisella, ne sono felice 🙂 Se hai bisogno di qualche consiglio non esitare a scrivermi!
Ciao Giulia, grazie mille per il tutorial che è chiarissimo! Io ho iniziato a cucire da qualche settimana ma mi sono subito appassionata a questa tecnica. Ho acquistato on line il piedino freemotion che mi è già arrivvato, tuttavia nemmeno la mia macchina ha la leva per abbassare le griffe di trasporto, ho ovviato all’inconveniente ordiando una placca per rammendo…dovrebbe risolvere il problema…tu che be pensi? Potrò ricamare a mano libera? O dovrò necessariamente cambiare macchina da cucire?? La ho appena presa! Grazie mille e ciaooo
Simona
Grazie a te Simo, sono contenta di sapere che ti è scattata questa passione 🙂 Con la placca da rammendo dovresti risolvere: l’importante è ottenere il risultato, ovvero che la stoffa non venga trasportata. Fammi sapere come va, un bacio 🙂
Le tag che hai realizzato sono a dir poco bellissime!
Ho sperimentato il free motion unicamente per il trapunto, è molto divertente!
Anche per i trapunto è divertente (e rilassante direi). Io ero lanciatissima verso i disegni perché era una cosa che avrei voluto provare da una vita ma non riuscivo a farlo con la mia macchina di prima, per cui appena ho potuto mi sono scatenata ^^
Ciao sono Antonietta. ho acquistato da pochissimi giorni una Janome S525 sono al settimo cielo, ma so poco come muovermi anzi so fare veramente poco e mi sto ancora guardando intorno per capire che corredo di base mi serve, tipo un cutter e un piano di taglio. Ma il mio modello è diverso dalla s521?
Ciao Antonietta, complimenti per l’acquisto innanzitutto 🙂 Vedrai che in pochissimo tempo prenderai confidenza. Sicuramente comunque il cutter e piano di taglio sono fondamentali! Il tuo modello è praticamente uguale al mio, le uniche differenze sono che la tua ha anche infila ago automatico e asola automatica; per il resto sono esattamente identiche.
Se hai bisogno di qualsiasi cosa chiedi pure, a presto!
Ti ringrazio, gentilissima, sto prendendo sempre + confidenza e…. si ho comprato anche il piano di taglio ed il cutter, ho trovato un’offerta ed ora tutta vita! anzi tutti i punti…. peccato la mancanza di tempo, vorrei stare sempre li a tagliucchiare e cucire. fra un po’ quando avrò + confidenza penso di acquistare anche il piedino freemotion la cosa mi alletta. La rivenditrice di Signa/Prato dove ho acquistato il gioiello è gentilissima. Ciao a presto e grazie e se fate qualcosa qua vicino Chianti/arezzo/Firenze mi farebbe piacere partecipare o almeno salutarvi. Ciao a prest….. perché penso che dovrò riapprofittare della tua gentilezza. Buona giornata
Eh, quanto ti capisco…la mancanza di tempo penso sia il problema fondamentale che affligge tutte noi creative. Vedrai che il piedino da freemotion sarà un acquisto indovinatissimo se ti piace sperimentare 😉
Alla prossima, e per qualsiasi domanda mi trovi sempre qui!