***Spoiler: se amate il cucito, vorreste cucire insieme a me ad Abilmente o vorreste diventare anche voi testimonial Janome, questo post vi piacerà molto***
Se mi seguite su facebook e instagram sicuramente avrete letto della mia avventura della settimana scorsa a Firenze per il progetto JanoME.
Ora che sono tornata a casa (anche se per la verità questa settimana non sono a casa ma in trasferta a Cambridge), mi prendo finalmente un po’ di tempo per raccontarvi meglio di cosa si tratta, che cosa ho fatto (e farò), e per farvi vedere la Sewist 521, mia nuova fidata compagna da qualche giorno.
Quando ad un colloquio di lavoro mi chiedevano quale fosse secondo me la mia migliore qualità, ho sempre risposto che è quella di riuscire ad arrangiarmi. Di solito se non so fare una cosa ci provo, ci rifletto, ci riprovo, guardo online e cerco sempre una soluzione. E di solito, in un modo o nell’altro, ne vengo fuori.
Ecco, praticamente nello stesso modo ho imparato a cucire, o meglio, ho imparato quello che andava oltre le basi che ho preso da mia nonna.
Come in tutti i lavori manuali, però, per quanto internet sia uno strumento potentissimo, la possibilità di un confronto e un affiancamento con una persona esperta nella tecnica è tutta un’altra cosa. Vedere le sue mani lavorare, essere fisicamente lì e poter girare intorno alla macchina da cucire per capire come usa quel piedino è qualcosa che anche 100 video su youtube non potranno mai eguagliare: per questo motivo quando ho saputo di essere stata selezionata per essere testimonial Janome e soprattutto per partecipare a 2 giorni di corso di cucito con Jessica Gerussi camminavo ad 1 metro da terra.
Per chi non la conosce, Jessica è una formatrice professionista nell’ambito del cucito, e quello che mi ha stupito di lei è che riesce a spaziare su ogni tecnica e materiale: dal cucito creativo con fantasie coloratissime, al riciclo con i vecchi jeans o le confezioni del caffè, all’abbigliamento più classico in seta ricamata.
Quindi insomma la scorsa settimana sono partita per Firenze, dove ho conosciuto La Ragazza dello Sputnik e Ilaria di Appeso a un Filo – mie compagne di viaggio – e altre persone piacevolissime e passato due splendide giornate in un agriturismo sulle colline toscane.
Per i dettagli di quei giorni ti rimando ai miei profili facebook e instagram (puoi leggerli anche se non hai un account), e vengo al sodo mostrandoti la Sewist 521, la vera star di questo progetto.
Sia la macchina da cucire che gli accessori mi sono stati assegnati in base alle mie caratteristiche di creativa, ovvero al modo in cui cucio, alla tipologia di progetti che realizzo e a ciò che mi sento più a mio agio a fare. Per cui vi invito anche a seguire le altre due ragazze per vedere le macchine da cucire assegnate a loro.
Macchina da cucire Janome Sewist 521 – caratteristiche e funzionalità
La macchina da cucire che ho usato finora, una Necchi della serie Millepunti, è di tutto rispetto e non mi ha mai tradita, ma è comunque un modello molto basico, per cui ho apprezzato subito alcuni “plus” della Sewist 521, in primis il taglia filo e la doppia alzata del piedino per poter cucire anche i materiali più pesanti.
Il taglia filo sembra una cosa semplice di per sé: una lametta attaccata sul lato sinistro della macchina. Ma quando non ce l’hai e sono 15 anni che tagli i fili con le forbici ti sembra una gran figata.
Stessa cosa per la doppia alzata del piedino che, confesso, non sapevo neanche esistesse. Ero sempre riuscita a cucire praticamente qualsiasi cosa, anche in un numero di strati improbabile, ma non senza aghi rotti, fili troppo lenti e macchina mandata avanti a mano per evitare che lo spessore mi facesse saltare i punti.
Quindi ho accolto anche questa novità con un bel wow.
E poi, l’infila ago. Come infili l’ago di solito? Estremità del filo tagliata di fresco, una leccatina al filo, faccia a 5cm dall’ago, un occhio chiuso, trattieni il respiro e dai che al terzo tentativo forse entra.
Ecco, l’infila ago è la trovata del secolo. C’è una levetta di plastica con un microscopico uncino che entra giusto nella cruna dell’ago: abbassi la levetta, ci passi il filo facendo un percorso a L, rialzi la levetta e il gioco è fatto. Mai più fili sbavati e ago infilato in due secondi.
So che per le esperte di cucito sto dicendo delle banalità, ma non avendo mai avuto queste cose pur cucendo da una vita, per me sono delle scoperte.
Il ricamo a mano libera – free hand machine embroidery
Tra le varie tecniche che ho provato in questi giorni, sicuramente la mia preferita è il ricamo a mano libera o freemotion. Forse perché per anni ho cercato di realizzarla ammaliata dai lavori di Countrykitty, ma sulla mia macchina da cucire non sono mai riuscita ad abbassare le griffe di trasporto.
La Sewist 521 ha una levetta apposita per abbassarle che si vede rimuovendo la base di appoggio con il cassettino: a quel punto basta montare il piedino da rammendo e si può cominciare.
Unico accorgimento è quello di portare anche il filo della spola al di sopra della stoffa su cui si vuole ricamare, prima di iniziare il lavoro.
Il piedino pieghettatore
Parlando di piedini, non posso non spendere due parole per lui: il piedino arricciatore / pieghettatore. Vedendolo in azione stavo per commuovermi, per cui si meritava un video.
In un primo momento sembra un carro armato (e anche il rumore che fa è un po’ inquietante), ma una volta capito come funziona puoi fare un orlo arricciato veramente in 5 minuti. E con un’arricciatura perfetta e regolare…se mia nonna fosse qua me lo ruberebbe subito, lo so.
Ci sono tre cose da sapere per usare bene questo piedino:
1. Lo strato di stoffa da cucire va posizionato normalmente sotto al piedino, mentre lo strato da arricciare (che può essere stoffa, nastro o passamaneria) deve passare al di sotto di quella linguetta dentata he si vede cerchiata nella foto. Quella linguetta è l’elemento che oscilla e spinge la stoffa sotto al piedino creando l’arricciatura;
2. Il dentino con i numeri indica ogni quanti punti la linguetta fa un’oscillazione. Quindi la regolazione di questo permette di determinare quanto fitta deve essere l’arricciatura;
3. La vite che tiene fermo l’ago della macchina deve essere ben stretta. E ti consiglio di controllarla più volte anche mentre cuci perché le oscillazioni di questo piedino tendono ad allentarla (e di conseguenza a far rompere l’ago).
Il piedino per il cordoncino triplo
Ultimo ma non meno importante, il piedino per il cordoncino triplo. Che comunque può essere usato anche per un cordoncino singolo o doppio.
Si tratta di un piedino con delle scanalature che permettono di cucire, utilizzando un punto a zig zag, un cordoncino a sezione tonda (codina di topo, spago, ecc…) in maniera perfetta.
Vieni a cucire con me ad Abilmente e candidati come testimonial JanoME
Avrò modo di testare per bene tutte queste funzionalità e accessori nei prossimi giorni, realizzando un progetto esclusivo per Abilmente.
Infatti sarò in fiera allo stand Janome sabato 15 e domenica 16 Ottobre con una dimostrazione non-stop del mio progetto (e non solo): ti aspetto per fare due chiacchiere e, se vuoi, provare la macchina e i piedini.
Inoltre quest’anno ad Abilmente ci sarà una bellissima novità: anche tu potrai candidarti per diventare testimonial JanoME l’anno prossimo e fare un percorso come il mio 🙂
Ti ho invogliato almeno un po’?
Save the date: ti aspetto!
Vedi su Amazon Vedi su Amazon Vedi su Amazon Vedi su Amazon Vedi su Amazon Vedi su Amazon
36 commenti
Ma che post interessante! Conoscevo per sentito dire questa macchina da cucire, ma devo dire che dopo aver letto qui mi convince molto. Grazie per l’utile guida! Ma sarai anche allamo fiera di Firenze? *-*
Bacioni
Grazie Very, sono felice che ti sia piaciuto 🙂
Purtroppo non sarò a Firenze: è un periodo un po’ pieno e preferisco concentrarmi sui grossi progetti quindi farò solo il weekend ad Abilmente…magari chissà, potrei pensarci in primavera 🙂
Molto interessante! Proprio in questi giorni sta cercando informazioni per un nuovo acquisto….. vorrei prendere una macchina coverlock e mi è capitato di trovare questa marca. Potresti aiutarmi a saperne di più? Sarai ad Abilmente a Roma?
Io sarò ad Abilmente a Vicenza e non a Roma purtroppo. Non ho esperienza con le tagliacuci in generale, ma se hai qualche domanda specifica la posso girare ad un tecnico 🙂
grazie! nel caso dovessi decidere ti consulterò…. ciao!!
Assolutamente, quando vuoi 🙂
Un bellissimo post, il cucito è il mio mondo e c’ è sempre una nuova scoperta da fare! Assunta
Assolutamente sì! E sono certa che farò ancora più scoperte usando tutti gli accessori nelle prossime settimane 🙂
Uaohhhh una passione in comune! Io ho una necchi e capisco bene il tuo stupore davanti alla scoperta piedini e funzionalità nuove delle macchine da cucire di ora!
Peccato che non sarai a Roma… mi piacerebbe tanto conoscerti di persona!
Al prossimo post e complimenti ancora per essere stata selezionata!
P.s. Bello riflettere che riuscire ad arrangiarsi è una qualità da tenere in considerazione!
Hihihi sono felice che ci capiamo 🙂
Mi dispiace non incontrarti a Roma, diciamo che per me è un po’ fuori mano per venirci “per fare un giro” ma se capita l’occasione di qualche progetto lì ci vediamo senz’altro!
Un bacione e a presto 🙂
P.S. avendo gestito la migrazione del tuo blog credo sia una qualità che hai anche tu ^^
Proprio bella questa macchina da cucire!!! l’accessorio per infilare l’ago ce l’ho sulla mia ed è davvero comodo..anche se spesso nn lo uso ma faccio prima a mano 😀
Aspetto di vedere cosa creerai con questa nuov macchina allora!! Buon lavoro!! 😀
Ciao Fede, che piacere risentirti!!! Davvero fai prima a mano? Io da quando l’ho usato la prima volta non so come ho fatto finora a fare senza 😀
La settimana prossima inizio a sfornare qualcosina allora ^^ Mi dispiace che non verrai ad Abilmente quest’anno, ma cercherò di pubblicare il più possibile così vedi qualcosa anche a distanza 🙂
ah la macchina di cucire.
OK, non sò usarla, non sò neanche da che parte si comincia, ma da tanto ne desidero una e la tua è bellissima.
Se vieni ad Abilmente può essere l’occasione per provare 🙂
Cucio da un po’ e ho cambiato diverse macchine, ho capito che è meglio avere una macchina per cucire costosa ma perfetta che non accontentarsi. Grazie per la recensione molto utile
Non potrei essere più d’accordo! In questi casi, visto anche che la macchina ti deve durare nel tempo, è meglio spendere un po’ di più ma essere certa di avere uno strumento affidabile.
Un post veramente utile e spiegato benissimo❤ Grazie per avermi aperto una nuova finestra sul mondo delle macchine da cucire anche perché devo comprarmene una e con i tuoi consigli andrò sicura! ?
Grazie Francesca! Fammi sapere dove si orienterà la tua scelta alla fine 🙂
Se vieni ad Abilmente ti aspetto!
Fantastica questa macchina…una domanda…forse stupida, mi scuso in anticipo…ma i piedini sono universali?????
Un saluto
Grazie Lucia 🙂 In teoria quelli normali dovrebbero essere “abbastanza” universali: io a casa ho anche una Necchi e una Singer e riesco a metterli. L’arricciatore e quello da rammendo invece sono un po’ più particolari per cui credo vadano solo con determinati modelli Janome.
In generale comunque dipende da come è fatto il tuo attacco, quindi ti consiglio sempre di leggere o chiedere la lista delle macchine con le quali sono compatibili, onde evitare problemi.
Anche io ho imparato a cucire con la macchina della nonna, pesantissima ed essenzialissima. Poi sono passata ad una Necchi ed infine lo scorso anno leggendo in rete ho comprato una Janome. Credo che per imparare ad utilizzarla in tutte le sue potenzialità mi occorrerà ancora parecchio tempo ma ne vale davvero la pena. Grazie per la condivisione di questa bella esperienza! 🙂
Che macchina hai preso? Sono curiosa! 🙂
Anche io sto imparando ogni giorno qualcosa di nuovo, grazie a te per seguirmi anche in questa avventura!
Ho preso una Memory craft 8900 QCP, un bellissimo regalo per i miei 50 🙂
In negozio mi hanno dato una lezione sull’utilizzo ma anche se ho preso appunti era tutto troppo nuovo per me (del tipo “il filo si infila così,la bobina cosà… Può fare questo, può fare quello” ). Io mi ingegno a guardare in rete ma non è come avere qualcuno che ti mostra come lavorare, soprattutto per quel che riguarda l’utilizzo dei piedini e dei vari trucchetti (quelli che uno nemmeno se li sogna se non li ha visti in opera, per intenderci), perciò pian piano cerco di aggiungere qualche informazione ben cosciente che in questo momento è un po’ come se usassi un iPhone unicamente per fare telefonate. Grazie a te, che sei sempre disponibilissima e gentile pur avendo ormai una certa visibilità come blogger e crafter…un aspetto che dice molto di te. ?
Concordo pienamente con quello che dici: a me fare questo corso è servito tantissimo perché quando vedi le persone all’opera, puoi toccare con mano le cose e girare intorno alla macchina da cucire è tutta un’altra cosa.
E grazie di cuore per questo commento 🙂 Io penso che tutto quello che ho ottenuto (e che posso ancora ottenere) dipenda solo da chi mi legge, per cui il minimo che posso fare è essere grata 🙂
Un abbraccio!
Giulia che bello questo progetto! Sono felice che abbiano coinvolto una mente vulcanica come la tua ? In bocca al lupo!
Grazie Paola e crepi il lupo!! Ti vedo sempre attivissima con le fiere: per caso vieni ad Abilmente così ti abbraccio? 🙂
ah Giulia che dirti ben venuta nel mondo delle figate geniali della macchina da cucire, quelle che ti fanno spalancare la bocca e ti semplificano non poco il lavoro. Cucire così è un grandissimo spasso senza contare che le possibilità creative si amplificano a dismisura… we trust in progress!!!! un abbraccio grandissimo 🙂
Non potresti aver detto parole più giuste! Ho la bocca spalancata da qualche giorno e mi sto divertendo un bel po’ 🙂
Un super abbraccio a te e a presto! <3
ciao Giulia, eccomi, sono venuta a leggere questo bellissimo post. Le prime caratteristiche di cui parli le conosco già perchè la mia necchi ne è provvista. Ma quel piedino pieghettatore mi mancava!! Io le pieghe le faccio da me! Molto interessante! Sarei felice di candidarmi, sarebbe un’esperienza fantastica!
Un abbraccio
Anche io le pieghe le ho sempre fatte da me…è incredibile la velocità con cui si possano fare col piedino (e la precisione anche).
Se ti candidi farò il tifo per te! ^^
Ciao che bella fortuna aver partecipato al corso a firenze una bella esperienza!mi piacerebbe fare queste tecniche di cucito. Anche io ho una Janome…ma un modello semplice per principianti come me!!!buona settimana
Allora seguimi perché a breve inizierò a pubblicare anche qualcosa qui, dedicato a tutte coloro che non potranno venire a Vicenza 🙂
Io comunque ho cucito con un modello base per gli ultimi 15 anni: gli mancava magari qualche chicca, ma si è sempre difesa benissimo!
Buona settimana anche a te 🙂
Ciao Giulia! Bellissimo articolo, e capisco benissimo il tuo entusiasmo! Io ho iniziato a cucire due anni da subito con una macchina janome, che apprezzo tantissimo!! Mi mancano però mooooolti piedini ? ! Vengo a trovarvi a Vicenza sabato, così finalmente vi conosco tutte e tre! …. E provo a candidarmi per l’ anno prox, credo abbiate avuto un’ opportunità favolosa che di sicuro ha arricchito il vostro bagaglio già ben attrezzato! Un abbraccio e buon lavoro!!
Ciao Rossana! Ora finalmente riesco ad assegnare un volto al tuo profilo Instagram, avevo notato i tuoi like 🙂
Io cucio da praticamente 15 anni e ci sono piedini che ho scoperto il mese scorso (ad esempio il pieghettatore), quindi direi che sei scusatissima! Ti aspetto sabato, e incrocio le dita per te!
Ciao cara, sì sono Rock Couture!! Scusa non mi son presentata! ? …ci vediamo sabato allora e grazie!!
E comunque complimenti sei proprio creativa!..
Incrocio pure io le dita x me!! ? buona giornata e buon lavoro!
Ahah figurati, ti ho riconosciuta 😉
A sabato allora, un bacio!