Ho avuto occasione di toccare l’argomento “scarti di lavorazione” in più di un post, e ho fatto tantissimi tutorial sull’utilizzo degli scarti, e degli scarti degli scarti.
Insomma, soprattutto per i materiali non riciclabili come il tessuto, sarebbe bellissimo se si riuscisse sempre a creare ad impatto zero.
Quante volte poi ci capita per le mani una stoffa così bella che vorremmo poterla usare fino all’ultimo centimetro?
E magari un avanzo di ecopelle che ci si abbina perfettamente ma se-solo-fosse-un-pò-più-tondo?
Sono la prima ad avere la tentazione di scatenarmi e spendere un capitale alle fiere creative o ai saldi della Sizzix, ma mi credete se vi dico che parte dei miei acquisti di Abilmente autunno è ancora impacchettata in una borsa, e che uso sempre le stesse 10 fustelle?
Uno dei messaggi che ci tengo a far passare su Briciole e Puntini è che la creatività non per forza costa. Anzi, possiamo usare materiali poveri, riciclare, recuperare, combinare, ed è soprattutto la fantasia che fa uscire dei pezzi unici.
I gioielli che vedete nelle foto di questo post sono di Silvia, una giovane artigiana di origini emiliane che vive a Palermo e che ha fatto dell’utilizzo degli scarti una forma d’arte.
Il suo progetto si chiama ScartoLab, e consiste nel creare gioielli principalmente in tessuto e ottone utilizzando scarti di lavorazione di questi materiali. Ne consegue che ogni gioiello è un pezzo unico e ha forme diverse che si adattano al ritaglio di tessuto e colori e geometrie che dipendono dal punto e dalla direzione della trama. Insomma all’unicità del fatto a mano si unisce quella del pezzo di materiale, che Silvia riesce a combinare in abbinamenti geometrici molto boho-chic.
Creative che fanno del riciclo il loro punto di forza ce ne sono tante, ma le combinazioni di forme e colori di Silvia mi hanno colpito in particolar modo, oltre al fatto che l’inizio della sua storia è praticamente uguale all’inizio della mia. Per questo ho deciso di farle una breve intervista e farvela conoscere.
Come ti è venuto in mente di iniziare su questa strada?
Mi ricordo di interi pomeriggi passati con mia madre, da piccola, a creare ogni sorta di giochi con tutto quello che trovavamo in casa, stoffe, carta, bottiglie…a lei venivano sempre benissimo e io cercavo di impegnarmi sempre di più.
Col tempo ho conservato questa passione, d’altronde da figlia unica per passare i pomeriggi dovevo ingegnarmi.
Da qualche anno, grazie alla presenza di mia nonna in casa, meravigliosa sarta, ho cominciato ad amare quei pezzetti di stoffa colorati, che cadevano dal tavolo ogni tanto, e che mi dispiaceva gettare via. Ho pensato che sarebbero stati un’ottima base per i regali di Natale e dopo qualche prova ecco l’idea: gioielli di stoffa, mosaici che rappresentassero tutti i colori delle fibre che mi affascinavano.
Ci sono voluti mesi per affinare la tecnica, per cominciare a inserire elementi in ottone e argento. Ogni pezzo era sempre più definito e si avvicinava sempre più all’idea che avevo in mente.
Il mio sogno ora è quello di sviluppare la mia attività e di poter avere un lavoro che rispecchi pienamente la mia passione…per ora la strada è ancora lunga.
Hai una grande capacità di ricombinare gli scarti in modo armonico: hai un “processo creativo” tipico o lavori sull’ispirazione del momento?
Le idee migliori sono quelle improvvisate, e prova e riprova, prendono vita da sole. A volte provo a fare un disegno ma non riesco mai a realizzarlo…strada facendo i mosaici cambiano forma, come in un caleidoscopio. Altre volte sono di fretta e non riesco a realizzare subito un’idea e purtroppo si perde. Ci vuole il momento giusto per dare forma ai pezzetti di stoffa, la musica giusta e tanta pazienza, incollarli non è sempre facile e il processo è lungo.
Inizio immergendo tutte le stoffe in una soluzione di colla e le lascio asciugare. Il giorno dopo le ritaglio e compongo i mosaici, li ricopro di colla con un pennello e lascio asciugare.
Dietro attacco vari strati di stoffa per rendere solida la base ma senza appesantire troppo. Dopodiché li decoro con le parti in ottone: la stoffa, ormai rigida, viene bucata nei punti dove inserisco gli anellini.
Per ultimo passo uno strato di lucidante e impermeabilizzante antigraffio e voilà!
Che materiali compongono i tuoi gioielli?
I materiali che uso sono principalmente stoffa e ottone, metallo anallergico e resistente. Ho fatto qualche prova con l’argento ma è più difficile da lavorare, quindi spero che presto potrò creare una collezione ad hoc.
Hai un “pezzo forte”?
La linea con le casette è andata a ruba negli ultimi mesi, e ora sto pensando di creare linee tematiche da proporre in futuro.
In generale la regola che mi do è quella di non ripetere mai lo stesso pezzo due volte, questo rende unici i miei gioielli e mi permette di sbizzarrire la fantasia.
L’estate porterà una ventata di idee, prima fra tutte la mia nuova collezione, da pochissimo online!
Cosa ne pensi del panorama handmade italiano?
In Italia le idee non mancano ma la strada è ancora lunga. Troppo spesso i piccoli artigiani italiani non vengono alla luce per vari motivi, principalmente economici: chi si dedica a questo lavoro spesso fa fatica a vederlo come la sua fonte principale di guadagno, e spesso gli artigiani italiani sono costretti a fare un altro lavoro per sopravvivere, il che toglie moltissimo tempo al processo creativo e alle possibilità di investire sulla propria attività. Nel mio caso al momento lavoro come accompagnatrice turistica, e sto ancora aspettando il momento giusto per vedere la mia attività crescere.
Aprire un proprio brand e un laboratorio è un’investimento non indifferente in Italia, e le procedure da seguire e da rispettare tolgono spazio a quella che è l’essenza creativa di questo lavoro.
Inoltre portali come Etsy, Dawanda o A Little Market sono ottime piattaforme ma ancora poco conosciute e diffuse nel nostro paese.
Io un po’ su tutti i punti la penso come Silvia. E credo che storie come la sua siano degli esempi bellissimi di come, con tanto impegno e passione, si possano conciliare lavoro dipendente e creatività per portare avanti i propri desideri fino al momento del “salto”.
Se vuoi seguire Silvia e le sue creazioni, la trovi su Facebook o su Etsy.
10 commenti
Che bella quest’intervista ! I gioielli sono davvero unici!
Puoi dirlo forte! Io ho un debole per gli orecchini 🙂
Ciao Giulia! Come sempre mi stupisci e affascini con la tua creatività! Sei una forza della natura!! : D
Bell’intervista è davvero brava Silvia! Credo che una creativa di riconosca dal numero di ritagli, scampoli e piccoli accessori a prima vista inutili che accumula…e dalla capacità di recuperarli nel database quando le occorrono 😀 #nonsibuttanulla
#nonsibuttanulla assolutamente! (ma non diciamolo troppo forte in presenza dei mariti/fidanzati!).
Hai ragione comunque, non servono chissà quante materie prime costosissime quando ci sono il talento e la creatività 🙂
Bellissimi, mi piacciono questi gioielli e il fatto che siano costituiti da materiale di recupero me li fa piacere ancora di più!
Un caro saluto
Ciao sono Patrizia, ho scoperto il tuo interessate blog per caso, e subito mi ha conquistato con tutte le bellissime idee e la freschezza che comunica! – Grazie per la condivisione!!! – Di me, ti posso dire, che fin da piccolina, ho vissuto in mezzo a persone, dove l’arte di imparare e nel caso occorresse, arrangiarsi a fare tutto quello che poteva servire; in casa e fuori, …e di non buttare mai via niente, perchè tutto poteva sempre servire! – Quindi penso proprio di essere un’appassionata del “fai da te” ed una vera riciclatrice convinta nata, e che, ora come ora, per me, non è solo utile , ma anche molto stimolante, divertente, ed a volte quasi “terapeutico”! – Il mio motto è, “se ti piace una cosa, prova a creartela con le tue mani”! – Un caro saluto da Patrizia,
Ciao Patrizia, che bello conoscerti e grazie per questo bel commento che mi racconta un pò di te e del tuo blog! Abbiamo qualcosa in comune: anche io sono cresciuta con la cosiddetta “arte di arrangiarsi” come filosofia, e credo sia molto utile anche al di là del mio essere diventata poi una blogger creativa. Faccio subito un salto a trovarti, spero mi seguirai e a prestissimo 🙂
Ho appena scoperto il tuo blog….che meraviglia! Tante idee creative utili e divertenti.
Brava!
Ti ringrazio Sandra 🙂 Spero che continuerai a seguirmi e che ci risentiremo presto, un bacione!