In questo momento nel mio garage ci sono due pallet accatastati in un angolo che aspettano di essere usati per un progetto di riciclo creativo che ho in mente dagli ultimi mesi dell’anno scorso. E’ da parecchi anni che vorrei fare qualcosa con i pallet: all’inizio era un tavolino per il salotto (ma ho rinunciato all’idea perché non sarebbe stato possibile metterci le gambe sotto), poi è diventato una piccola panca per il terrazzo (ma alla fine abbiamo deciso di sfruttare il poco spazio disponibile in modo diverso), e ora l’idea che mi frulla in testa è quella di un elemento decorativo da parete con delle mensole.
Tra qualche settimana, appena sarà abbastanza caldo per poter lavorare bene all’aperto, mi metterò al lavoro (anche perché i pallet stanno creando qualche difficoltà di movimento in garage) e pubblicherò ovviamente anche il tutorial, ma nel frattempo facevo alcune riflessioni su quegli aspetti del riciclo dei pallet che non sempre i tutorial dicono.
Ho pensato di condividerli con te per farti iniziare preparata e far si che il tuo progetto sia un successo 🙂
1. Non sempre è vero e proprio riciclo
Leggevo tempo fa un articolo (ora però non ricordo dove) sull’utilizzo improprio che si fa talvolta del termine “riciclo creativo“, usato spesso e volentieri per creazioni delle tipologie più svariate perché è un po’ la moda degli ultimi anni.
Il riciclo creativo implica il riutilizzo di oggetti, o parti di essi, che altrimenti andrebbero buttati, in maniera appunto creativa ed originale: cartoni delle uova, capsule del caffè, vasetti di yogurt, scatole del panettone e via dicendo. Si tratta quindi di dare una nuova vita a questi oggetti, con il doppio vantaggio di risparmiare soldi e fare una cosa buona per l’ambiente.
Bisogna considerare però che, nel caso dei pallet, essi in genere non verrebbero buttati dopo l’uso, ma vengono riutilizzati più volte fino a che non sono troppo usurati o rotti in alcune parti (e a questo punto inservibili anche per i progetti di riciclo che prevedono che la struttura regga e le assi di legno siano intere). Inoltre, vista la difficoltà di trovarli, si è sviluppato un vero e proprio “mercato nero” dei pallet, e spesso le ditte o i mercati non li cedono più gratuitamente come capitava tempo fa, ma dietro pagamento.
Scrivania con i pallet riciclati
2. Non è davvero gratis
Il concetto di riciclo creativo dovrebbe includere in se stesso anche quello di costo zero (o quasi). Invece, come ho detto poco fa, visto che non è semplice trovare i pallet, spesso chi li ha se li fa pagare. Il discorso si complica ulteriormente se per il mio progetto ho bisogno di più pallet identici e in buonissimo stato: in questo caso posso essere tentata di comprarli in un brico (dove li ho visti in vendita proprio la scorsa settimana a partire da 35€ l’uno per la misura piccola), ma a questo punto non stiamo più parlando di riciclo ma di un progetto di bricolage vero e proprio.
Poi una cosa che spesso non viene considerata è il costo dei materiali necessari a realizzare il lavoro: se viti e chiodi possono avere un costo trascurabile, ci sono però smalti, vernici e impregnanti che raramente costano meno di 10€ al barattolo. In aggiunta a questi, poi, a seconda della tipologia di progetto, possono esserci cuscini (se si tratta di una panca), un piano in plexiglas o vetro (se si tratta di un tavolino) o ganci, cerniere, pomelli e maniglie varie.
Portafiori con i pallet riciclati
3. Non è veloce come sembra
Il motivo per cui il riciclo dei pallet ha così tanto successo è che i progetti sembrano economici e veloci (oltre all’aspetto estetico). Alcuni tutorial che si trovano in giro lasciano intendere che con 3 pallet in un’oretta ti fai una panca, o che “basta tagliare un pezzo qua e inchiodare queste due parti, che ci vuole?“.
In realtà c’è tutta una fase di finitura che richiede non poco tempo e che spesso e volentieri viene trascurata. I pallet, per la funzione che hanno in origine, sono fatti con un legno molto grezzo. Inoltre se sono usati possono essere sporchi o avere chiodi e graffette storti, ruggini o lenti. Quindi vanno ripuliti, uniformati e levigati, e questo è un lavoro preparatorio che può richiedere anche qualche ora.
Libreria con i pallet riciclati
4. Richiede attrezzature specifiche
Ci sono cose che fino a che non devi farle ti sembrano semplicissime. Come una cornice ad esempio: che sarà mai tagliare 2 coppie di segmenti di legno uguali e fissarli agli angoli formando un quadrato? In realtà se non si possiede una troncatrice che permette di fare tagli a 45 gradi molto precisi, e se non si misurano i segmenti al millimetro, è praticamente impossibile ottenere una cornice che non sia storta e ballerina.
Allo stesso tempo anche un progetto con i pallet può diventare molto lungo e frustrante se non si possiedono almeno una sega circolare (in alcuni casi un seghetto alternativo potrebbe bastare) e una levigatrice. Dimentica la carta vetrata: potresti metterci giorni e ottenere per giunta un lavoro non uniforme. Dimentica anche la sega manuale “modello boscaiolo” che tuo zio ha in cantina: sarà praticamente impossibile fare tagli dritti e precisi con quella.
Come per tutti i lavori: se non si hanno gli attrezzi giusti non se ne fa nulla.
Panca da giardino con i pallet riciclati
5. I pallet sono grandi e pesano
Sembra un’osservazione banale, ma dalle foto che si trovano in rete non è facile rendersi conto del peso e della dimensione reale dei pallet: se hai un’auto piccola, potresti avere delle difficoltà a trasportare i pallet grandi anche con i sedili dietro abbassati (nella mia ypsilon ci sono entrati a pelo).
La dimensione associata al fatto che il legno è molto pesante rende poi i pallet poco agevoli da spostare e prevede che tu abbia degli spazi abbastanza grandi per poter lavorare (inoltre richiede dei sostegni solidi se prevedi di appenderli ad una parete). Tieni presenti questi aspetti mentre pianifichi il tuo progetto in modo da evitare sorprese.
Tavolino con i pallet riciclati
Ora che sai tutto (o quasi) quello che serve per iniziare, che cosa ti piacerebbe realizzare (o hai realizzato) con i pallet? Se non hai ancora trovato la tua idea, puoi aspettare il mio tutorial questa primavera 🙂
Le attrezzature che potrebbero servirti per iniziare:
12 commenti
poi c’è da considerare il fatto che ormai poche ditte hanno i pallet a disposizione, visto che chi ti manda il materiale sui pallet te li chiede indietro altrimenti ci si vede addebitare il costo in fattura. quelli che rimangono in ditta sono quelli più usurati , unti, rotti e quindi non utilizzabili x progetti di riciclo (e non fanno nemmeno delle buone braci sul camino!)
marta
Infatti hai ragione, poi se finisci per doverli comprare è un riciclo solo apparente…
Io riesco ad avere ogni anno 2 pallet, quando ordino i 2 bancali di pellet che mi servono per le stufe . A volte li ho buttati…l’ultima volta li ho tenuti ed ho fatto il mio piccolo orto verticale di sole fragole. Questa primavera mi aspetto di mangiarle. ^_^ Buon lavoro !
Bella idea l’orto verticale! E che buone le fragole, sono il mio frutto preferito 😉
Un bacio e grazie!
Che bello questo post! Onesto e sincero ed una ottima guida per chi vuole intraprendere questo tipo di progetti
Grazie, sono felice che ti piaccia 🙂 Un bacio!
Ciao Giulia hai detto tutte cose giustissime! Io ci sto realizzando una recinzione ma il lavoro non è proprio semplicissimo perché a scomporli sto vedendo i sorci verdi tra piede di porco e mazzuolate e poi sono MOLTO Grezzi.. e conto almeno tre schegge nelle mani a pancale per rifinirli.. (anche se è colpa mia che non riesco a lavorare con i guanti) Un saluto
Ah, le schegge nelle mani! Però uno steccato fatto con i pallet me lo immagino fichissimo, spero metterai le foto 🙂
Un bacio!
Ciao un bel post interessante dove dici cose giuste sui pallet…è facile mettere idee ma non è poi così semplice trovarli!!mi piace la scrivania!!Ma forse vedendoli tutte le mattine al lavoro non li porterei in casa hi hi!!Comunque aspetto di vedere cosa ne farai dei tuoi!!Bacioni
Ahahah anche io li vedo tutti i giorni a lavoro…però confesso che alcuni (soprattutto quelli piccini) me li porterei a casa comunque 😀
Spero che il freddo vada via presto così mi metto al lavoro, un bacione!
Ho una ditta vicino a casa che li produce i pallet e mio marito anni fa li trasportava e conosco bene alcuni aspetti che hai descritto.
In ogni caso nel web girano un sacco di bei progetti di “riciclo” che ti fanno venire voglia di metterti all’opera, manca solo di vedere cosa ne farai tu 😉
Un bacione!
Hai ragione Mary, poi quando decidi di fare un progetto non ti ferma più nessuno…ma giusto per arrivare preparati, soprattutto sul fatto che non è gratis e che ci vuole tempo 😉
Un bacione e a presto!