“Ciao Giulia, mi vorrei comprare il Dremel…”
Questa è la frase con cui iniziano diverse mail e messaggi che ricevo su facebook, e quando anche durante le demo a Creattiva molte ragazze si sono avvicinate dicendomi con entusiasmo che anche loro avrebbero voluto “IL Dremel“, non ho più smesso di pensarci fino ad arrivare all’idea di scrivere questo post.
Sì, perché mi sono resa conto che questa è una frase che avrei utilizzato anche io fino a qualche anno fa, quando, prima di comprare i miei primi attrezzi Dremel ed iniziare a conoscerli, per me esisteva solo “IL Dremel”, un’entità non ben definita che era capace – nella mia testa – di fare pressoché TUTTO.
Poi mi sono resa conto che non è esattamente così, o meglio, si può veramente fare di tutto, ma come in tutti gli ambiti c’è l’attrezzo o l’accessorio giusto per ogni cosa, e se non lo si sa si rischia di arrivare a casa delusi perché l’utensile che abbiamo comprato, quella cosa lì, non la può fare.
Allora ho deciso di creare questa mini-guida dedicata a chi vorrebbe UN Dremel ma non sa bene quale, o per chi l’ha comprato/gliel’hanno regalato ma non ha ancora ben capito come si usa, tenendo presente che non sarà una guida esaustiva, ma che parlerò dei 5 utensili che possiedo (che secondo me, comunque, per una crafter esauriscono il repertorio desiderabile).
1. Il taglio del legno: il Dremel MotoSaw
Il MotoSaw è l’utensile che più ho desiderato e che amo di più in assoluto (e chi mi ha visto lavorare in fiera in questi anni lo sa). È quello che mi ha permesso di realizzare la maggior parte dei miei lavori in legno, incluse le scritte, la birdhouse e la giostrina per la culla.
Quindi se volete tagliare sagome di legno anche molto dettagliate, il Dremel che vi serve è il MotoSaw. È in sostanza un traforo elettrico con un supporto che si fissa a qualsiasi tavolo con dei morsetti. Le lame hanno il filo frontale (tranne quella nuova con il filo laterale, che permette di aggirare il limite di profondità dato dall’archetto). I materiali comunemente tagliabili sono legno (fino a 2cm di spessore) e metallo, anche se c’è chi ci ha tagliato cose ben più strane come le vecchie schede madri dei computer.
Le cose più belle di questo traforo per me? È piccolissimo rispetto agli altri trafori elettrici, si ripone nella valigetta dopo averlo usato, e ha l’attacco per l’aspirapolvere che permette di usarlo in casa senza inondare tutta la stanza di segatura.
2. I lavori a caldo: il Dremel Versatip
Il Versatip è un attrezzo che tende ad essere un po’ sottovalutato perché lo si considera un semplice pirografo, mentre è in effetti una specie di passepartout del crafting, perché permette di fare tantissimi lavori a caldo. Oltretutto funziona a gas (si carica con una bomboletta di butano per gli accendini di quelle che si trovano dal tabaccaio), quindi è senza fili e si può portare ovunque. Ecco alcune delle cose che ci potete fare (cliccate sui link per il post dettagliato):
1. stencil a caldo (che possiamo considerare la novità dell’anno) con il soffio di aria calda e una mascherina di metallo;
2. cottura del fimo
3. taglio di pannolenci e feltro
4. embossing di timbri o disegni a mano libera
5. fissaggio degli strass
6. pirografo (io faccio solo dei decori molto basici, ma se avete questa passione c’è anche un set di punte apposito che si può prendere a parte)
7. altri lavori più classici come la saldatura a stagno e la piegatura a caldo
3. La “carpenteria pesante”: il Dremel DSM20
Se finora ho parlato di attrezzi che si possono usare anche sul tavolo della cucina, il DSM20 è un attrezzo per lavori un po’ più “importanti”. Si tratta di una sega compatta che permette di effettuare tagli dritti e molto precisi (anche sul pieno) su legno, metallo, plastica, piastrelle e pietra.
Apparentemente può sembrare un attrezzo con pochi impieghi, soprattutto se confrontato con i precedenti, ma se siete persone a cui piace fare piccoli lavori di bricolage per la casa, o progetti in legno un po’ più consistenti, vi assicuro che è utilissimo. Ad esempio io l’ho usato per tagliare i pallet, per accorciare dei pali di metallo con cui ho recintato il terrazzo (dopo che il mio gatto è caduto 2 volte), per rifilare delle assi con cui un mio amico ha pavimentato una parte del giardino, per tagliare delle perline nel senso della lunghezza e creare la mia finestra lavagna del progetto #dremel4home, e per tagliare le mie casette appendichiavi shabby.
Spesso lo uso anche per tagliare in pezzi più piccoli e maneggevoli le tavole di compensato da cui poi devo ricavare delle sagome con il MotoSaw, perché bisogna dire che è velocissimo da tirare fuori e mettere in uso.
Insomma, io lo sfrutto molto, ma se quello che volete fare con il legno sono solo dei decori per l’albero di Natale, difficilmente vi servirà.
4. Il multiuso per i lavori minuti: il Dremel 3000 / 4000 / 8100 ecc…
Il sistema multiutensile comprende diversi attrezzi che si distinguono in primis per la potenza del motore, e che insieme costituiscono ciò che molte persone intendono con “IL Dremel”. Semplificando possiamo dire che il motore di questi utensili è quello di un trapano, quindi tutte le funzionalità si basano sulla rotazione.
Le testine che si possono montare sono molteplici, in particolare ci sono: punte per forare, punte per incisione e fresatura (in particolare applicando l’albero flessibile queste punte si possono impugnare in maniera molto più comoda per incisioni di precisione su legno e vetro), dischi da taglio, punte per smerigliatura e affilatura, dischetti per lucidare e dischetti per levigare.
In tante mi avete chiesto: “ma ci posso tagliare il legno con questo?“. La risposta è un odiatissimo dipende.
– SI se dovete fresare (c’è sia il supporto da tavolo, sia il complemento per fresare a tuffo, sia un attrezzo figo che vi fa tagliare i cerchi) o se dovete fare piccoli tagli molto precisi (come fessure) o tagliare dei bastoncini o listelli.
– NO se dovete fare delle sagome (per quelle è d’obbligo il traforo) o se dovete fare dei tagli dritti ragionevolmente lunghi, che con il multiutensile sono praticamente impossibili (ci sarebbe questa che lo permette…io ce l’ho e in effetti aiuta, ma a mio parere è comunque una soluzione non ottimale – anche perché taglia spessori solo fino a 65mm).
Qui mi sono accorta di non avere foto, per cui le due a sinistra le ho prese in prestito dalla mia amica Paola di Oltreverso
5. Levigare, scrostare e tagliare a tuffo: il Dremel Multi-Max
Il Multi-Max è forse tra questi l’attrezzo di cui mi avete sentito parlare meno, ma che in realtà uso nella maggior parte dei miei lavori. In pratica si tratta di un utensile con un motore oscillante che può montare lame da taglio o cuscinetti per levigare.
Il mio ha il cuscinetto per levigare sempre montato, e lo uso principalmente per scartavetrare tutti i miei lavori in legno. Dico la verità: se dovete levigare un tavolo o una cassapanca e lo fate con il Multi-Max, domani siete ancora qui. Ma come dicevo all’inizio del post, per ogni lavoro c’è l’attrezzo giusto, e per questi lavori “da crafter” una levigatrice classica è troppo pesante e non permette di andare nel dettaglio (sia per l’impugnatura, sia per la forma e le dimensioni della testina levigante).
Per il taglio del legno con il Multi-Max ci sono due opzioni:
– il Multiflex (o, come lo chiamo io, il pelapatate): è a tutti gli effetti un mini-seghetto con lame intercambiabili. Permette anche di fare qualche sagoma abbastanza dettagliata, anche se io avendo il traforo non lo uso. La questione principale è che, come potete vedere, la scarsa profondità dell’archetto lo rende adatto solo a sagome davvero piccole (e qui subentra il problema di come tenerle ferme). Quindi io lo consiglio piuttosto per rifilare le sporgenze su lavori che sono già fissati in maniera stabile. Esempio pratico: avete costruito una birdhouse e siccome non siete stati esattamente dei geometri, una delle pareti sporge di qualche mm? Oppure volete accorciare il trespolo? Qui il Multiflex va benissimo.
– le lame da taglio: interessanti in particolare quelle rettangolari per i tagli a tuffo sul pieno. Un esempio? Accorciare un listello, o fare fori rettangolari o quadrati con angoli perfetti (come le finestre di una lanterna o di un calendario dell’avvento).
Spero che questa guida vi sia stata d’aiuto per orientarvi un po’ nel “mondo del Dremel” e abbia risolto almeno una parte dei vostri dubbi.
Per onore di cronaca concludo dicendo che ho scritto questa guida spontaneamente riportando le mie esperienze ed opinioni, e non mi è stata chiesta/sponsorizzata da Dremel. Quindi sentitevi liberi di esprimere dubbi, domande, opinioni o criticità.
Buona giornata e buona creatività a tutti 🙂
37 commenti
ma che meraviglia Giulia … mi piacerebbe tutto ma mi accontento del primo e se proprio proprio un sovrapiù del pirografo ….caro Babbo Natale … sono stata buona … ho fatto tutto quel che dovevo e ancora di più … se anche quest0anno mi lasci a bocca asciutta … giuro che muro il camino … lo giuro … e me lo compro da sola … baci
Giulia ..un mito
Ahahah con “giuro che muro il camino” mi hai fatto morire 😀 Dai che questo è l’anno buono, io vorrei il banco da lavoro, uniamo le forze che magari a Babbo Natale al Brico gli fanno lo sconto comitiva 🙂
guida bella, interessante e utilissima. però adesso se prima volevo prendermi solo “il Dremel”, adesso devo averli tutti quanti. e chi lo dice a babbo natale?
Ahahah dai Marta, uno a Babbo Natale, uno alla Befana, uno a San Nicolò, uno al compleanno 😀
E’ bellissimo e mi piacerebbe molto ma che costi ha?
Ciao Emiliana, hanno costi molto diversi, a quale ti riferisci in particolare?
Un report davvero completo, brava! Ho anche scoperto che il nuovo motosaw ha il seghetto più furbo e la tecnica di stencil con il versatip, grazie!!
Sì infatti, il seghetto furbo è una figata! E con gli stencil puoi fare addobbi o regalini di Natale in 30 secondi una volta che hai le sagome 🙂
Grazie Vale, un’opinione “da insider” è preziosissima!
Un post veramente interessante,grazie
Grazie Fabrizia, un bacio!
Molto completo, giro questo post ad un’amica a cui sicuramente interesserà tantissimo! Un abbraccio!
Grazie mille! Se la tua amica ha domande o vuole portare la sua esperienza con il lavoro del legno, ne sarò felice 🙂
Ciao Giulia! Ho usato il Versatip nei corsi che hai fatto l’anno scorso in fiera a Bologna ( alberello di Natale bellissimo! Mi spiace che quest’anno non ci siate:-( ) non ricordo peró se col Versatip si poteva anche scrivere sul vetro, con la punta apposita.. Quest’anno vorrei proprio comprarlo!
Ciao Simona! Che bello sapere di averti lasciato un bel ricordo dei workshop dell’anno scorso! Dispiace anche a me non esserci quest’anno, ma magari il prossimo, chissà 🙂
Con il Versatip non si può scrivere sul vetro perché funziona a calore. Per il vetro invece ci vuole un attrezzo ad incisione, nello specifico se vuoi restare su Dremel ti serve un attrezzo rotante con la puntina diamantata. Che può essere il multiutensile con potenza a tua scelta, oppure se vuoi spendere meno e comprare un attrezzo che serve però solo per quello puoi prendere l’engraver (io non l’ho citato perché non ce l’ho). Un bacio!
Questo post è utilissimo!!!
Anch’io faccio parte del gruppo che “mi piacerebbe prendere il dremel” e non so bene di che sto parlando 😉 , ma adesso ho le idee più chiare (tipo che, come prima cosa, punterei sul traforo) e non si sa mai che con l’avvicinarsi del Natale ci scappi qualche acquisto …
Grazie Giulia 🙂
Il traforo è quello che non darei via mai e poi mai tra questi, quindi se stai pensando di metterne uno nella letterina di Babbo Natale non posso che consigliartelo 🙂 Grazie Fra, un bacione!
grazie Giulia per tutte queste info.!
un abbraccio simona
Grazie a te Simo! Un bacio e buon weekend 🙂
Bravissima Giulia, hai scritto un “Dremel-vademecum” completo ed esauriente.
Il tuo post ha solo un grosso problema: ci ha fatto venire a tutte una voglia matta di nuovi attrezzi!!!
Giulia, così non va bene… Lo ammazziamo sto povero Babbo Natale con tutto il carico che ci deve portare!
Ahahah pensa che io vorrei chiedergli un banco da lavoro…mi sa che ci tocca allargare il camino 😀
Concordo con te: evviva il Moto Saw!
Io ho un po’ di difficoltà col multiutensile perché non capisco bene come usare le diverse punte. Ammetto che alla fine lo uso solo per levigare i bordi e per forare (lo trovo più pratico di un trapano), anche se non sono sicura di usare la punta giusta per quest’ultimo scopo. Però funziona. 😛
Lo dicevo anche in fiera: secondo me il multiutensile è quello che crea più confusione perché ha seimila punte e non è molto chiaro quale-faccia-cosa. O meglio, senza voler essere sessista, è un attrezzo più maschile. Mi ricordo che la prima volta che ho aperto la scatola, io riuscivo a “dare un ruolo” a 5 punte su 30 e non mi capivo per montare i dischetti, mentre mio papà (che non aveva mai visto un dremel) mi diceva “ah ma questa serve per smerigliare, quella è per il ferro, quest’altra è evidente che si monta così”. Boh magari è una questione di DNA 😀
Ciao!ottimo articolo, illuminante!!! 🙂
Mi sai dire dove posso acquistare
il motosaw qui a Treviso e provincia?
Grazie Laura 🙂 Io l’ho comprato all’Eurobrico in via Terraglio, ma ho dovuto ordinarlo perché tengono il marchio Dremel ma quello non lo avevano, quindi se devi andare apposta ti conviene chiamare prima 😉
Meraviglioso!
Ti ringrazio infinitamente per aver chiarito anche a me le idee su “Dremel questo sconosciuto”.
Quante cose ho imparato in un unico post! Mi é venuta voglia di farmi un regalo, il versatip sará mio!
È senza dubbio quello con più utilizzi (e magari ci scappa usarlo per qualche decorazione da party ^^).
Ma che belli questi attrezzi, verrebbe voglia di comprarseli tutti!
Sarà bene che mi dia una regolata…e mi orienti su pittura, maglia e cucito, che almeno lì sono già attrezzata!!
Saggia idea Carmen! È quello che mi impongo ogni volta che vado in fiera: rimanere focalizzata sulle tecniche per le quali sono già attrezzata, sennò è la fine 😀 Un bacio!
Grazie per questa guida, io ho “solo” il multiutensile, ma ora mi rendo conto che la dremel ha ideato altri attrezzi che potrebbero essermi utile e di cui non conoscevo l’esistenza.
È veramente un mondo! Poi certo dipende dalle tue esigenze, diciamo che con il multiutensile hai già una gran cosa 🙂
Utile questa guida Giulia!
Faccio il filo al dremel versatip da un po’ e penso che sia quello più utile per me, ma tu fai venir voglia di comprarli tutti 😀
Mi venisse voglia di imparare qualcosa di nuovo so già come regolarmi.
Un bacione! Marina
Forse visti i tuoi lavori sarebbe quello che sfrutteresti di più, è vero. Io ogni anno in inverno ho il “periodo versatip”, tipo Picasso 😀 Se hai bisogno comunque sai dove trovarmi 😉 baci!
ohhhhh finalmente un po’ di chiarezza! Grazieeee!!!
Sono contenta che ti sia stata utile 🙂 Un bacio!
Ciao Giulia!
Blog stupendo complimenti! Mi chiedevo se tu potessi aiutarmi.. vorrei provare a scolpire il legno ed ho tanti rami ( di durissimo ulivo ?) ma non trovo l’attrezzo giusto per “sgrossarli”. Vorrei dargli una prima forma per poi lavorare con le sgorbie. Ho un dremel 3000 che però non mi pare possa svolgere questa funzione. Cosa mi consigli? Grazie in anticipo e ancora complimenti!!
Ciao Chiara, grazie dei complimenti 🙂
Direi che dipende da quanto grossi sono questi rami, nel senso che un attrezzo come il 3000 o il 4000 (e in generale tutti i multiutensili) è pensato per lavori di precisione fino ad una certa dimensione, per cui se parti da un ramo di mezzo metro con una sezione di 10cm lo puoi fare ma ci metti parecchio. Per iniziare e asportare il grosso del materiale io userei una fresa in metallo (un esempio potrebbe essere questa, ma prova a guardare sul sito le varie forme). Poi invece per scolpire e rifinire c’è tutto un set di frese a punta più piccola e di molette abrasive.
Ho nominato più prodotti perché non so esattamente cosa dovrai fare, ma spero di esserti utile.
Se hai altre domande scrivi pure 🙂