L’altro giorno Mr.P. mi ha visto mangiare la pellicina del latte, quella che si forma in superficie quando si scalda il latte e poi lo si lascia lì per un po’, e mi ha guardato con una faccia schifata che manco avessi appena mangiato una lucertola.
Per lui, come per la maggior parte delle persone, quella pellicina è una delle cose più disgustose sulla faccia della terra (e ci manca poco che preferisca mangiarsi la lucertola), mentre per me è buonissima, tanto da aspettare apposta che il latte si raffreddi un po’ in modo che possa formarsi. Quand’ero piccola con mio papà facevamo così: mi ha sempre insegnato a considerarla una prelibatezza, e facevo a gara con mio fratello a chi ne aveva di più, o a chi arrivava per primo in cucina per fregarsi anche quella dell’altro.
Questa scena mi ha fatto riflettere sul ruolo che l’educazione alimentare che riceviamo da piccoli ha sulle abitudini alimentari che abbiamo da grandi, oltre che su quello che ci piace e non ci piace mangiare.
Ecco quindi il perché del titolo un po’ diverso dal solito di questo post: anche se non ho bimbi piccoli, il tema dell’alimentazione mi interessa molto (e quest’anno se ne parla più del solito, visto che “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” è il tema di Expo 2015), così mi sono messa a girare online, alla ricerca di esempi nei quali la creatività aiuta a presentare i cibi più sani come la frutta e la verdura in maniera più appetibile e divertente.
Qui ho selezionato i più carini, ma basta fare un giro su Pinterest per scoprire che ce ne sono veramente per tutti i gusti! E pensare che io mi ero fermata al pupazzo di patate e spinaci che mi faceva mia mamma negli anni 80!
Per fortuna negli ultimi anni è cresciuta la sensibilità al tema, e ci sono sempre più iniziative dedicate all’educazione alimentare nelle scuole, come ad esempio quella lanciata da Muu Muu che prevede un programma triennale volto a sensibilizzare i bambini sui temi legati alla nutrizione e alla sostenibilità.
Oltre ad educare i bambini con programmi didattici specifici, nelle mense molte scuole si impegnano a servire più ortaggi, legumi e frutta: se ripenso a quello che mangiavo io in mensa, rabbrividisco. Senza contare poi le corse a buttare nel cestino quella poca verdura che c’era, rigorosamente chiusa dentro al piatto di plastica piegato a mò di sofficino (raccolta differenziata, questa sconosciuta!) senza farsi beccare.
Considerando che i bambini che fanno il tempo pieno mangiano a scuola 5 giorni su 7, direi che in tema di alimentazione la scuola è uno dei tasselli principali.
Chiedo a voi mamme: la scuola dei vostri bimbi lo fa? E voi che tecniche usate per spingere i bimbi a mangiare più sano?
10 commenti
In genere le scuole a tempo pieno ora hanno il nutrizionista e preparano i pasti secondo dettami precisi di equilibrio e varietà, tutto nell’ottica di un’alimentazione sana … poi io ho provato direttamente e niente, per quanto i pasti rispettino quanto sopra, il sapore di finto resta e la cucina casalinga è sempre la migliore (anche perchè per come sono organizzate le mense non si riesce davvero a fare educazione alimentare, troppe le abitudini diverse e le uscite del tipo “a casa non me lo fanno mangiare” (anche se le eccezioni ci sono sempre)). A casa, invece, è tutto un altro paio di maniche, e le idee che hai reperito in rete sono davvero carinissime e interessanti!
P.S.: non centra niente ma … bellissima la rivista, avete fatto davvero un ottimo lavoro!!! Complimenti 🙂
Speravo di sentire la tua opinione 🙂
Forse nelle scuole il problema è che i bimbi sono in tanti, o che comunque la maggior parte delle volte non c’è una cuoca interna ma il cibo proviene da qualche catering esterno. Per dire, io ricordo che in un mio lavoro precedente in mensa prendevo la verdura cotta (con tutta la buona volontà), ma era più che altro olio e quel sapore “di finto” che descrivi.
Comunque hai ragione sul fatto che molte volte tutto parte da casa.
Sono felice che la rivista ti piaccia 🙂
Un super bacione!
Ciao Giulia! La mensa è difficile da gestire con i bambini ma conosco realtà dove si è investito molto in un buon rapporto scuola – famiglia e i risultati non si sono fatti attendere. Ai bambini, per esempio, viene proposta la verdura cruda prima di tutto e loro la mangiano voltentier! Passati di verdura e zuppe di legumi sono sempre presenti, la frutta ad ogni merenda… E’ impegnativo ma si può fare!
Baci
Ciao Anna! Mi fa molto piacere sentire questo, e sono sempre stata convinta che il fatto che ai bambini piaccia o non piaccia una cosa dipenda anche molto dal modo in cui gliela si propone. E se si riesce a trasmettergli abitudini sane da piccoli, poi gli rimangono anche da grandi 🙂
Un bacio!
Le immagini che hai postato sono fantastiche ne trarrò ispirazione per la pappa dei bimbi! Riguardo la pellicina del latte.. Dovresti provare quella del latte preso dal contadino.. Slurp! Poi è semplicemente panna che utilizzo per condire la pasta quando lo bollo! Una prelibatezza davvero
Nooo!! Questa mi manca!!! Ma dici dal contadino cioè il latte non pastorizzato, o anche dai distributori? La voglio provare ora 😀
Si preso da un contadino vicino a noi che ha le mucche. Ovviamente non è pastorizzato quando lo prendiamo lo bolliamo ed esce proprio la panna.. slurp!
All’inizio sembra che il latte VERO abbia un sapore strano, “diverso”.
E’ sicuramente più ricco di grassi ma anche più ‘genuino’.
Poi non potrai più tornare indietro perché il latte del super ti sembrerà annacquato, io adesso riesco a berlo solo col caffè.
Quindi ti avviso, crea dipendenza 😉
Questo tuo commento mi ha fatto venire le bave alla bocca, sappilo! Quindi ora devo cercare un contadino 😀
Ciao, complimenti per il tuo blog e per le tue creazioni! 🙂 Ti andrebbe di dare uno sguardo al mio? Grazie mille! https://chiaracreazioniinfimo.wordpress.com
Grazie Chiara, piacere di conoscerti 🙂 Passo subito!